Venezia. Non importata quante volte l’hai vista, è sempre una buona scelta, una di quelle città che ti emoziona sempre come la prima volta, che ci si torni per pochi giorni o per un mese (Beato chi può aggiungerei).
Ok, siamo già stati una o più volte a Venezia. Sicuramente avremo passeggiato in Piazza San Marco dove troneggiano l’imponente Campanile di San Marco chiamato dai veneziani “el paron de casa” (in origine era una torre di avvistamento), abbiamo visitato probabilmente Palazzo Ducale, la magnifica Basilica di San Marco o il vicino Ponte dei Sospiri. E’ il momento di cominciare a scoprire qualcuno dei tanti scorci che questa città sa offrire solo se vi allontanate un poco dai consueti itinerari turistici. Dunque seguiteci e cominciamo a scoprire qualcosa dell’altra Venezia.
Il mercato del Pesce di Rialto
A due passi dal celeberrimo ponte di Rialto Sotto la Loggia Grande e la Loggia Piccola, in campo de le Becarie, potete trovare i banchi del pesce che mettono in mostra il pescato del giorno. Se siete in stagione cercate in una delle tante bancarelle di frutta e verdura i carciofi violetti di Sant’Erasmo vanto dei veneziani.
Il Ghetto ebraico
Quello di Venezia è il più antico al mondo – nel 2016 ha festeggiato i 500 anni. Il nome deriva dal veneziano “geto” – inteso come getto, cioè la gettata di metallo fuso– visto che qui un tempo c’erano le fonderie di Venezia. Su Campo del Ghetto Nuovo si affaccia il banco rosso, l’unico sopravvissuto dei 3 banchi dei pegni presenti a Venezia e recuperato solo da pochi anni, ultima testimonianza di un mondo ormai scomparso.
San Zaccaria
Una delle chiese più antiche di Venezia. San Zaccaria venne costruita nell’isola chiamata Ombriola, al di là del Canal Botaro, quale ideale prosecuzione della Basilica di San Marco. Tra la Basilica di San Marco ed il Monastero vi era un orto ( brolo, in veneziano) di proprietà delle monache che ne cedettero una parte per allargare la piazzetta davanti alla Basilica, e da qui sembra nasca la parola italiana imbroglio, in quanto la piazzetta veniva chiamata appunto brolo, e qui si ritrovavano i nobili decaduti, detti Barnabotti, che vendevano i loro voti al Maggior Consiglio, generando quindi imbrogli, accordi, slealtà. I veneziani la conoscono come “La chiesa degli omicidi” per essere stata il luogo dell’assassinio di ben due dogi: Pietro Tradonico nell’894 e Vitale II Michiel nel 1172.
Burano
Vi consiglio, anche se siete a Venezia per pochi giorni, di ritagliarvi qualche ora per visitare l’isola di Burano. Viene considerata una delle 10 città più colorate al mondo il perché è molto semplice: le sue case sono gialle, azzurre, rosa e si rispecchiano sulle acque verdi dei canali. Uno spettacolo cromatico da ammirare, come da ammirare è il famoso merletto buranello ricamato a mano.
I bacari di Venezia
I bacari sono delle osterie tipiche di Venezia, locali dove ci si ritrova tendenzialmente a qualsiasi ora del giorno (ma meglio se prima di pranzo o prima di cena) per bere un bicchiere di vino (ombra) o uno spritz a prezzi veramente modici e magari per mettere qualche stuzzichino in pancia. Qualche bacaro da visitare? Bacareto da Lele in campo dei Tolentini, Osteria da Codroma in sestiere Dorsoduro e Bacaro da Fiore che si trova a pochi passi dal celebre teatro La Fenice.
Accessibilità
Venezia è una città speciale sia dal punto di vista monumentale e ambientale sia per la sua particolare morfologia. Costituita da 121 isole collegate tra loro da 435 ponti questa splendida città può non essere semplice da percorrere e da fruire per le persone con ridotta capacità motoria. Per aiutarvi potete consultare la sezione ”Venezia accessibile” del sito del comune di venezia che contiene informazioni, contatti e degli utilissimi itinerari senza barriere architettoniche in formato pdf.
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