Occorrono amici esperti per imparare l’ABC della cucina siciliana. Chi di loro ha avuto in casa mamme, nonne o zie dedite all’arte culinaria, in genere ne padroneggia se non altro i rudimenti. La temperatura dell’olio per la frittura, il modo di tagliare e addolcire le melanzane, la ricetta della pastella, la stratificazione della parmigiana sono nozioni abbastanza diffuse; ci si può fidare anche se l’amico in questione è maschio.
La cosa si complica quando si entra nel dettaglio o quando la pietanza è più elaborata e le scuole di pensiero divergono. La caponata, la pasta con le sarde, gli anelletti al forno possono anche diventare motivo di discussione animata durante un’allegra serata tra amici. Alcuni tengono talmente alla tradizione familiare da mostrarsi particolarmente intransigenti. Si fa così e basta.
Oltre ai cibi delle feste (dolci di pasta reale per la festa dei morti, arancine e cuccia per santa Lucia, capretto a pasqua, sfince per San Giuseppe) ci sono per ogni portata i piatti base, i pezzi forti. L’antipasto ideale per cominciare un pranzo palermitano DOC sono le fritturine in pastella (cardi, carciofi, broccoli), panelle e cazzilli, le sarde a beccafico con la tipica imbottitura siciliana di passolina, pinoli, formaggio e mollica (pangrattato), involtini di melanzane, la caponata.
Fra tutti questa è quella che richiede tempi più lunghi e il sapore cambia del tutto a seconda della qualità delle melanzane. La diatriba tra palermitani e trapanesi, per esempio, sta tutta nell’aggiunta delle mandorle: mandorle si o no, tostate o sbollentate. Tutto questo discettare di cibo anche quando non si mangia, talvolta può anche risultare noioso, ma per i siciliani parlare di cucina è un po’ come per gli inglesi parlare del tempo, in un viaggio a Palermo ve lo dovete aspettare.
Se invece l’argomento vi appassiona, prendete appunti e costruitevi un piccolo ricettario palermitano. Vi tornerà utile quando meno ve lo aspettate, e gli amici vi ringrazieranno, e forse vi servirà a conquistare qualcuno che si fa prendere per la gola: non dimenticate di aggiungere alla rubrica il gelo di melone, naturalmente guarnito di granella di pistacchio, gelsomini appena colti e scaglie di cioccolato.
Se volete cimentarvi anche voi nella cucina siciliana e nelle sue delizie potete dare un’occhiata ai tanti siti web che propongono le sue ricette più o meno note. Buon appetito!
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