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Grotte di Castellana (Bari)

loro presenza nel sottosuolo non c’è alcuna traccia in superficie. La fitta selva di ulivi secolari nasconde le grandi caverne del complesso delle Grotte di Castellana, quasi volesse proteggerle da un turismo troppo violento. Solo occhi esperti possono riconoscere l’ingresso delle grotte che si annuncia con La Grave: un grandissimo salone sotterraneo. l’ampia caverna, l’unica grotta comunicante con l’esterno, nelle belle giornate è attraversata dai raggi del sole che illuminano i giganteschi gruppi stalagmitici, chiamati Ciclopi, e le grandi stalattiti troncate dai crolli avvenuti in tempi lontanissimi.

La visita prosegue poi nelle caverne, collegate tra loro da gallerie, voragini, camini e stretti passaggi. Camminando tra bianche colonne, eccentriche concrezioni e cortine rosate, si raggiunge la Grotta Bianca, definita la grotta più splendente al mondo, proprio per il suo biancore quasi abbagliante. Il complesso sotterraneo propone ai visitatori due itinerari: il primo di circa 50 minuti, parte dalla Grave e raggiunge la Caverna del Precipizio. Il secondo percorso dura un paio d’ore ed arriva fino alla fine del sistema carsico: alla Grotta Bianca appunto.

Caverna del Precipizio

Chi ama muoversi tra il mondo sotterraneo e quello celeste può anche visitare il vicino museo, che racconta la storia della scoperta delle grotte e che ospita l’Osservatorio Astronomico Sirio dove, nelle sere d’estate, la visita notturna al sottosuolo termina con l’osservazione del cielo stellato. Terminato il viaggio nel sottosuolo si può raggiungere il centro abitato di Castellana, che si trova a due chilometri dall’ingresso delle grotte e conserva strade lastricate sulle quali si affacciano chiese barocche, palazzi, archi e case bianche. Tra le dolci colline che lo circondano, cosparse di masserie e trulli, non è raro incrociare tracce dell’antica civiltà contadina, quali le specchie (cumuli di pietra come con funzione monumentale oppure massi ricavati dalla spietratura dei terreni), i palmenti (vasche larghe e poco profonde rivestite da pietre, utilizzate per raccogliere il mosto) e le fogge (cisterne coperte con volte a botte).

Alla devozione religiosa è legata invece la suggestiva chiesa rupestre della Madonna della Grotta. La vicina città di Conversano riserva altre interessanti sorprese. Già abitata nel Paleolitico e conosciuta con il nome di Norba, offre al visitatore importanti testimonianze sulle antiche popolazioni italiche dei Peuceti, che qui innalzarono imponenti mura megalitiche, ancora visibili in alcuni tratti. Il Castello, una tra le più affascinanti costruzioni della Puglia che oggi ospita la Pinacoteca Comunale, fu edificato nel XI secolo dai Normanni e arricchito da Svevi e Angioini.

Nel centro storico si ammirano chiese e monasteri di diverse epoche che si caratterizzano per l’elegante sobrietà tipica di queste terre. La visita a Norba si può concludere nelle sale dell’ex Monastero di San Benedetto che ospitano la raccolta archeologica del museo civico. Nella campagna circostante si incontrano cisterne in pietra calcarea per conservare l’acqua e, tra gli alberi di ulivo e di ciliegio, alcune piccole chiesette rurali legate alla religiosità contadina.

Informazioni: Grotte di Castellana tel: 0804998211www.grottedicastellana.it

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