Questa cripta appartiene al parco delle chiese rupestri del materano, sicuramente uno dei più spettacolari paesaggi rupestri d’Italia. Caratterizzato da una roccia tenera attraversata da profondi solchi che disegnano rupi, torri, grotte, gravine, il parco conta più di 150 chiese rupestri utilizzate dall’uomo fin dalla preistoria.
Tra queste spicca appunto la cripta del peccato originale presso la masseria Dragone, una chiesa-grotta scoperta nel 1963 che, per la meraviglia degli affreschi realizzati 500 anni prima di Giotto, è stata ribattezzata come la cappella Sistina della pittura parietale rupestre. La cripta si trova lungo la parete della gravina di Picciano ed è stata chiamata per secoli grotta dei Cento Santi, proprio perché completamente coperta da affreschi, tra i quali un grande pannello della Genesi, autentica bibbia figurata destinata a raccontare il libro sacro ai tanti fedeli analfabeti.
La parete di fondo ne narra alcuni episodi: la creazione della luce e delle tenebre, la creazione di Adamo, la creazione di Eva dal costato di Adamo, Eva tentata dal serpente, Eva che offre il frutto proibito a Adamo. Sulla parete di sinistra le tre nicchie absidali contengono altrettante triarchie. Nella prima sono rappresentati San Pietro con ai lati Sant’Andrea e San Giovanni; nella seconda la madonna e il bambino adorati da due figure femminili, riccamente vestite; nella terza nicchia è infine rappresentata la triarchia degli arcangeli, con San Michele al centro e ai lati san Raffaele e san Gabriele.
Gli affreschi racchiusi in una cornice rossa bordata di nero, sono impreziositi da un singolare motivo floreale che rappresenta uno degli aspetti più originali della cripta del peccato originale. Dopo anni di abbandono la chiesa rupestre è stata restaurata ed è visitabile previa prenotazione.
Per avere informazioni piu dettagliate potete contattare la cooperativa Artezeta telefonando al numero 3205350910 o visitando il sito web www.basilicatanet.com/artezeta/.
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