Insignito del titolo “borghi più belli d’Italia”, Greccio, in provincia di Rieti, è un luogo così particolare che perfino San Francesco ne venne colpito. È qui, infatti, che la tradizione vuole che in questo borgo tra i monti Sabini sia nato il Presepe. Merito di San Francesco d’Assisi che arrivò a Greccio intorno al 1209, costruì una capanna sul monte Lacerone, nel luogo dove dal 1712 sorge una piccola cappella commemorativa, e iniziò la predicazione tra le genti della campagna. E proprio qui nel 1223, il Poverello chiese al Papa la licenza di poter rappresentare la natività per celebrare la nascita di Gesù.
Ricevuta l’autorizzazione, ritornò a Greccio, che gli ricordava Betlemme, e organizzò il primo presepe vivente della storia. Dal 1973, nel periodo natalizio, l’evento viene ricordato dalla suggestiva rievocazione storica, con centinaia di personaggi in costume, una spettacolare scenografia ed un piacevole gioco di luci.
Greccio sorge a 705 metri d’altezza, nei pressi della sorgente d’acqua Fonte Lupetta, e conserva ancora resti del vecchio castello e tre delle sei torri difensive oltre ad alcune pregevoli chiese. Il santuario del Presepe, il luogo dove San Francesco rappresentò per la prima volta la natività, si trova invece a circa due km dal borgo, su un costone boscoso quasi fosse un nido d’aquila. Lo si raggiunge percorrendo una lunga scalinata che conduce alla chiesina di San Luca e alla cella dove, sulla nuda roccia, dormiva il poverello di Assisi.
In due week end di luglio il borgo di Greccio si tuffa nel Medioevo con I giorni del Velita dedicati al feudatario Giovanni Velita, vissuto tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo. Nelle vie del centro storico si aggirano cavalieri, arcieri e menestrelli, mentre le taverne servono piatti della cucina di quei tempi. Per info potete contattare la Pro Loco al numero 0746753883. Buon viaggio amici!
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