Ravenna è la seconda città in Italia per estensione del territorio comunale, preceduta solo dalla capitale. Eppure quando passeggi per le vie del centro storico la sensazione di familiarità e un sentimento di partecipazione alla vita quotidiana della città, ti invadono e ti fanno sentire a casa.
Una visita può iniziare in piazza Andrea Costa, dove si trova il Mercato Coperto, da li recatevi al centro IAT. All’ufficio Informazioni Turistiche troverete una piantina della città, materiale informativo e l’estrema disponibilità di personale molto cordiale e preparato. Una volta muniti di cartina e dei consigli del personale IAT potrete partire per un viaggio che vi riporterà indietro nel tempo e vi mostrerà meraviglie inaspettate. La concentrazione di monumenti tutelati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite è altissima in questa città, così relativamente piccola per le grandi ricchezze che racchiude. Ravenna è celebre nel mondo per l’arte del mosaico e i mosaici sono la tecnica artistica che da sempre porta il pensiero a Ravenna, che ci fa dimenticare gli affreschi rinascimentali e cercare significati diversi dietro a diverse costruzioni e simbologie.
La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, appena fuori dal centro storico, è una basilica costruita dal Re Teodorico per il culto ariano del suo popolo. Fu successivamente consacrata alla religione Cristiana e come tutte le chiese ravennati anche questa è decorata da meravigliosi mosaici multicolori, che però in questo caso, a differenza degli altri, non rappresentano solamente episodi biblici ma anche scene di vita quotidiana della città.
Anche il Battistero degli Ariani fu costruito da Teodorico ed è a mio avviso un ottimo punto di partenza per iniziare il proprio tour di Ravenna, per una graduale immersione nella dimensione di questa città, nell’atmosfera dei suoi mosaici e delle sue bellezze. L’ingresso al battistero è gratuito ed è d’obbligo, perchè seppur meno maestoso degli altri monumenti di cui andremo a parlare è anch’esso stato scelto dall’UNESCO come patrimonio culturale dell’umanità. Teodorico era di religione ariana e fece costruire questo battistero per distinguerlo da quello più antico degli Ortodossi.
Il Battistero Neoniano risale al V secolo, in questo periodo di lavori e ristrutturazioni, non è raggiungibile facilmente. Si trova presso il Duomo della città e l’adiacente Museo Arcivescovile. L’ingresso è stato provvisoriamente spostato dalla posizione ordinaria e rimane nascosto dalle transenne che delimitano i lavori in corso, si trova attualmente in via Rasponi, di fronte ad una pizzeria al taglio. Se aveste difficoltà a trovarlo vi consiglio di chiedere informazioni per evitare di perdere tempo nella ricerca, come è capitato a me.
All’interno del Museo Arcivescovile si trova la meravigliosa Cappella di Sant’Andrea. L’invito che si trova alle porte di questo piccolo oratorio, che chiede ai visitatori di fare silenzio e rispettare il luogo di culto, non potrà non essere osservato, perchè quando si vedranno i mosaici che ne adornano il soffitto sarà impossibile non rimanere senza parole. L’oro e gli uccelli che riempiono la parte superiore della cappella sono uno spettacolo formidabile e a mio avviso questo è il luogo che maggiormente merita di essere visitato in questa meravigliosa città.
La Basilica di San Vitale è una magistrale summa dell’architettura ravennate, qui Oriente ed Occidente si fondono in un complesso a base ottagonale esternamente contrassegnato dalla tipica semplicità disadorna, ma che all’interno si presenta maestoso e dalle ricche decorazioni. Una volta entrati si rimane catturati dall’ampiezza degli spazi e dall’altezza della cupola. Lo sviluppo dell’ambiente verso l’alto ti porta a passeggiare con il naso all’insù, ammirando le decorazioni barocche della cupola e gli splendidi mosaici che si trovano sulle lunette e sull’abside. Una volta tornati con lo sguardo ad altezza d’uomo, spostandosi davanti all’altare, si potrà scorgere sul pavimento del presbiterio la rappresentazione di un labirinto, anticamente simbolo purificazione in quanto fuoriuscita dal peccato.
Dopo essersi persi ad ammirare le bellezze di questa costruzione si può uscire da una porta collocata all’opposto di quella di ingresso, che porta in un giardino da cui è possibile ammirare la geometria dell’edificio.
Nel giardino, il Mausoleo di Galla Placidia è un piccolo scrigno di mosaici meravigliosi. Anch’esso, come la basilica che si trova in sua prossimità, si presenta con un esterno in laterizio, sobrio e semplice; il suo interno però, lascia i visitatori sbigottiti dalla ricchezza e dallo sfavillìo del ciclo di mosaici perfettamente integro che si può ammirare sulle lunette, sulla cupola e sulle volte. Sulla cupola suno rappresentate 57o stelle d’oro stagliate concentricamente su di un cielo blu scuro che risalta e dona ancor più luce a questa splendida opera d’arte. Questo monumento è davvero da visitare, purtroppo non si può restare al suo interno per più di 5 minuti a causa delle variazioni microclimatiche derivanti dalla presenza di persone al suo interno…e dico purtroppo, perchè si passerebbero delle ore ad ammirare i suoi mosaici con lo sguardo rivolto verso l’alto.
Il Mausoleo di Teodorico si trova fuori dal centro storico della città, in direzione nord-est. Questa è la più importante costruzione funeraria della cultura ostrogota e a differenza delle altre costruite in mattoni che si trovano nel centro storico, è stata realizzata con marmo bianco d’Istria. Un’altra particolarità è che si divide su due piani: uno superiore all’interno del quale è collocata una vasca di porfido dove si pensa sia sepolto lo stesso Teodorico ed una inferiore che si pensa venisse utilizzata come cappella per lo svolgimento delle liturgie funebri.
Anche Sant’Apollinare in Classe si trova fuori dal centro, a circa 5 chilometri in direzione sud-est. L’imponente basilica, presenta al suo interno, proprio come Sant’Apollinare Nuovo, delle pareti spoglie, in forte contrasto con la zona absidale popolata da ampissimi mosaici dai mille colori.
Altre mete imperdibili (secondo noi)
La Domus dei Tappeti di Pietra è un sito archeologico che venne scoperto nel 1993 durante alcuni scavi per la costruzione di un garage sotterraneo. Per accedere a questo luogo magnifico (l’ingresso costa 4 € ma ne vale davvero la pena!) è necessario passare dalla chiesa di Sant’Eufemia attraverso la sala dei “Cento Preti”; una volta arrivati si potranno ammirare ben 1.200 metri quadrati di mosaici multicolori e marmi, suddivisi in 14 diversi ambienti. Uno spettacolo da togliere il fiato, un’immersione totale nell’antica cultura bizantina e la possibilità di passeggiare all’interno di un’antica Domus.
La Basilica San Francesco è una chiesa francescana famosa per due particolarità. La prima è che questo luogo fu molto amato da Dante Alighieri, questa basilica era infatti il luogo prediletto per le sue orazioni e qui si svolsero i suoi funerali. La seconda curiosità di questa chiesa, che la rende una meta da visitare anche per chi non è appassionato di letteratura dantesca, è che la sua cripta, collocata qualche metro sotto il livello del mare, si trova costantemente allagata. Sarà molto suggestivo ammirare i mosaici sulla sua pavimentazione, totalmente ricoperti di acqua.
La chiesa di San Giovanni Battista vale la pena di essere visitata perché al suo interno è allestito un bellissimo presepe napoletano che rimane esposto tutto l’anno. Inserendo una moneta di un euro il presepe si illumina e una musica di sottofondo narra storie e contestualizza l’illuminazione, ora di una, ora di un’altra parte del presepe. È una meravigliosa composizione che vi raccomando vivamente di vedere. Nella stessa via di questa chiesa, via Girolamo Rossi, si trovano alcuni negozi davvero caratteristici che potrebbero interessare appassionati di design e arredamento, mentre in fondo alla stradina, all’angolo con via Padenna, si trova Fargo Cafè, un piccolo bar dallo stile bohème con arredamento vintage, frequentato dai giovani universitari ravennati.
Dove mangiare
Ravenna è piena di ristorantini e pizzerie per tutte le esigenze e per tutte le tasche. Personalmente consiglio un aperitivo all’Orient Espresso, un elegante bar situato nei presso del mercato coperto dove con l’aperitivo è offerto un ricco e gustoso buffet. Per un pranzo sostanzioso ma economico il Ristorante Marchesini è l’ideale: al primo piano, raggiungibile con ascensore panoramico, è collocato un self-service che propone primi e secondi piatti, contorni e dolci. Il self-service potrebbe a prima vista non essere convincervi, ma i piatti sono squisiti come se si pranzasse al ristorante.
Per chi cerca invece un pranzo di classe, in un luogo esclusivo, l’Albergo Cappello offre un curato servizio di ristorante, collocato nell’antica casa di Francesca da Rimini. Oltre all’esclusiva location, un menù che rispecchia la tradizione gastronomica Romagnola, personalizzato però con un tocco di classe, una vastissima scelta di vini offerta dalla ricca cantina e il servizio impeccabile, sono i validi motivi per cui scegliere questo ristorante.
Non potete farvi mancare un assaggio delle famose e gustose piadine romagnole. Le migliori secondo noi le potete gustare da piada Cupido (che fa anche un’ottima cucina romagnola doc) oppure a La Piada di Ale (sta un po’ fuori dal centro) ma vi assicuro che vale la pena di arrivarci.
Accessibilità
Ravenna è quasi totalmente pianeggiante, soprattutto il centro storico che non essendo molto grande è percorribile abbastanza agevolmente. Per quanto riguarda l’accessibilità dei singoli luoghi le due grandi basiliche sono bene accessibili e dotate di ampi spazi nonché di servizi dedicati. Per la visita di alcuni monumenti, ad esempio la domus dei tappeti di pietra, potrebbe essere necessario un aiuto se avete difficoltà di movimento. Fate sempre riferimento all’ufficio turistico cittadino per qualsiasi necessità e programmare visite speciali adatte alle vostre esigenze.
Un po’ di informazioni utili
Il centro storico della città di Ravenna è di piccole dimensioni. Tutta la zona all’interno delle mura è una Zona a Traffico Limitato ed è quindi possibile visitare il centro a piedi, passeggiando in tutta tranquillità liberi dal rumore e dal caos del traffico.
Da nord ed ovest, Ravenna è raggiungibile con l’autostrada A14da Bologna, dove è presente una diramazione direzione Ravenna. Da sud, sull’Autostrada A14, uscire a Cesena Nord ed imboccare la Superstrada E45. Un’alternativa meno pratica e veloce, ma ideale per chi non ama le autostrade è la Strada Statale 16 Adriatica. Provenendo da Venezia una soluzione veloce è la Strada Statale 309 Romea, sulla quale si inseriscono le strade provenienti da Padova e Ferrara. Ci sono numerosi parcheggi appena fuori da centro storico, tutti a pagamento.
La Stazione Ferroviaria dista solo 300 mt dall’ingresso nel centro storico. La maggior parte dei treni che arrivano e partono da Ravenna transitano per Bologna.
Per qualsiasi altra info consultate il sito ufficiale turistico della città qui. Buon viaggio!
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