La mostra Monet, ospitata nella sede del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma, propone al pubblico 60 opere del padre dell’Impressionismo prevenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, quelle stesse opere che l’artista conservava nella sua ultima, amatissima, dimora di Giverny e che il figlio Michel donò al Museo.
Monet trasformò la pittura en plein air in rituale di vita e – tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole – riuscì a tramutare i colori in tocchi purissimi di energia, riuscendo nelle sue tele a dissolvere l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
Il percorso espositivo rende conto, oltre che dell’evoluzione della carriera di Monet, anche delle sue molteplici sfaccettature, restituendo la ricchezza artistica della sua produzione. Dalle celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville – e delle sue tante dimore; dai ritratti dei figli alle tele dedicate ai fiori del suo giardino, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa. Tra i capolavori in mostra: Portrait de Michel Monet bébé (1878), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londres. Le Parlement. Reflets sur la Tamise (1905).
Visto il grande successo la mostra è stata prorogata fino al 3 giugno, vi consigliamo di non perdervela. Per info su orari e biglietti visitate il sito del complesso del Vittoriano.
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